Di e con Michele Crestacci

Non so cosa dirvi davvero. Siamo di fronte alla mia più difficile sfida. Tutto si decide tra pochi mesi. Ora noi o risorgiamo come livornesi o cederemo un centimetro alla volta, uno stallo blu dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo da solo. Guardo davanti a me e vedo una città affacciata su lmare, una Aristina ghiaccia e un esta-thé a temperatura ambiente e penso “Sapete con il tempo, con l’età, tante cose ci vengono tolte, l’ippodromo, i cinema, il PD, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco a raddoppiarsi lo stipendio. Così è la politica. Perché in entrambi i giochi, nella vita e nella politica, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo. Un voto senza pensarci e vi ritrovate in mezzo alla spazzatura, inseguiti dai gabbiani…